Come di consueto, anche per le elezioni siciliane è
opportuno fare due conti per cercare di capire meglio quello che sta
succedendo. Scontato, e mi pare condiviso sufficientemente, lo sconforto per
l’aumento vertiginoso dell’astensione, arrivata ad oltre il 52 per cento degli
aventi diritto. Significa che oltre due milioni e quattrocento mila siciliani
non hanno esercitato il diritto-dovere che contraddistingue le democrazie dai
regimi totalitari. Scavando un po’ di più, è utile confrontare i dati con
quelli delle precedenti regionali del 2008. Gli aventi diritto sono aumentati
di circa 75.000 unità, come saldo attivo tra le nuove leve e un po’ di
elettori, prevalentemente vecchi immagino e spero, passati a miglior vita.
Ciononostante il numero dei cittadini che hanno disertato le urne rispetto al
2008 è stato di ottocentoquarantacinque mila. La percentuale dei votanti è
scesa infatti di quasi venti punti, dal 66,68 al 47,43. Pazzesco! Si può subito
trarre una considerazione interessante. Molti commentatori hanno detto che
senza la presenza del grand hotel (5 stelle) l’astensione sarebbe stata
maggiore. Ne dubito. La provincia in cui si è registrata la maggiore astensione
(ha votato soltanto il 41,3%) è Caltanissetta, dove è nato il candidato
grillino e dove aveva sede lo stato maggiore del comitato organizzatore. Non
voglio dire che è perché lo conoscevano. (Invito invece i nisseni a protestare
con Microsoft, perché word segna errore sia per Caltanissetta che per
nisseni!).
Il movimento di Grillo conquista il primo posto nei
voti dati alle formazioni politiche con il 14,7%, ben 13 punti percentuali in
più rispetto al 2008. Va subito evidenziato che il candidato nisseno ottiene il
18,1%, quindi 3,4 punti in più del partito che lo sostiene. E’ l’effetto del
voto disgiunto, che rimescola le carte, perché è possibile votare per un
presidente e per una lista che ne sostiene uno diverso. Acrobazie della
democrazia! Occorre notare tuttavia un dato: differenze di un certo rilievo fra
le percentuali dei candidati e la somma di quelle raccolte dalle liste che li
sostengono si registrano solo nel caso di Miccichè (4,7 punti in meno rispetto
alle liste) e Musumeci (candidato berlusconiano, che ottiene 1,3 punti
percentuali in più), oltre naturalmente al Cancellieri movimentista, che come
abbiamo appena ricordato vede invece aumentare notevolmente la propria percentuale. Tutto
può succedere nel tourbillon del voto disgiunto, ma è singolare che Cancellieri
aumenta mentre un candidato della destra vede diminuire le proprie preferenze.
Un caso o una scelta consapevole degli elettori di destra? Ai posteri l’ardua
sentenza! Per non essere accusato di parzialità ricordo che anche Giovanna
Marano perde un 0,5% rispetto alle liste che la sostenevano (IDV e lista Fava,
nella quale erano confluiti SEL, FdS e Verdi) e che l’unico a non aver sofferto
del voto disgiunto è Crocetta: solo lo 0,01% in meno (cioè niente) rispetto
alle percentuali delle liste che lo sostenevano: PD, UDC e lista del
presidente.
Va inoltre segnalata l’ulteriore sconfitta della
sinistra, quella che potremmo definire, riandando con la memoria a una delle
tante disillusioni, Arcobaleno: l’1,8% in meno, dal 4,8 al 3 per cento, cioè
niente, e con l’esclusione ancora una volta dalla assemblea regionale: era
necessario infatti superare la soglia del 5%. Particolare curioso: l’unica
formazione politica, se così si può dire, che supera la percentuale del 2008 è,
insieme al grand hotel ma con un incremento assai più contenuto, l’IDV, che
guadagna l’1.7%, più o meno quello perso dall’Arcobaleno, insieme al quale
sosteneva la candidata che ha sostituito Fava, escluso poco prima del voto per
non essere residente nell’isola. Si potrebbe dire che l’IDV è stato graziato
dal fatto che la puntata di Report è andata in onda a urne chiuse! Ma questa
rischia di essere antipolitica.
A tal proposito vorrei ricordare, come invito alla
speranza, le parole di una bellissima canzone di Francesco De Gregori, composta
quasi trent’anni fa, La storia. Dice
così: E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera". Ma è solo un modo per convincerti a
restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Credo stia succedendo proprio questo dramma.
Nessun commento:
Posta un commento