venerdì 10 dicembre 2010

Domiciliari in villa

E’ norma di civiltà prevedere gli arresti domiciliari per persone di tarda età o di precarie condizioni di salute. Ogni norma, tuttavia, dovrebbe prevedere attuazioni compatibili con la dignità.
Mi riferisco al caso Tanzi. I molti anni di pena per avere imbrogliato e ridotto male migliaia di risparmiatori li trascorrerà, se la pena sarà confermata, ai domiciliari: cioè nella sua lussuosa villa con preziosi quadri d’autore, l’una e gli altri probabile frutto delle sue ruberie.
Proporrei un codicillo da inserire nella prossima riforma della giustizia: In casi analoghi le ville saranno utilizzate per i domiciliari delle centinaia di immigrati che, non avendo abitazione, non potranno godere dei domiciliari, mentre gli straricchi indebiti come Tanzi li trascorreranno nei monolocali ubicati nei sottoscala. Un modo per convincerci che l’uguaglianza dei diritti si può realizzare conoscendo bene gli effetti delle disuguaglianze.

Giuliano Giuliani

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