martedì 21 dicembre 2010

OCCHI APERTI, RAGAZZI!

Questa mattina ascoltavo GR Parlamento, in diretta la votazione al Senato sugli emendamenti alla cosiddetta riforma Gelmini, presiedeva Nania. Confusione in aula, pianisti di maggioranza, noiosa ripetizione regolamentare sul sostegno e l’appoggio alle richieste di voto elettronico che vanno presentate su ogni emendamento (più certo per la conta, ma anche più rischioso per il voto plurimo dei pianisti), gazzarre della destra. Insomma, un motivo in più per provare disgusto e attribuire disvalore alla istituzione. Eppure il Senato è chiamato “camera alta”, ci vuole qualche anno in più per entrarci, il suo presidente è la seconda carica dello Stato, sostituisce il Presidente della Repubblica in caso di impedimento (siccome a presiedere il Senato c’è l’ex autista Schifani un motivo in più, oltre al rispetto umano, per augurare lunga vita a Napolitano!).

La voglia passionale del vfc (abbreviazione facilmente traducibile) cresce e alimenta pericolosi qualunquismi. E invece occorre reagire con la testa e vedere il che fare. A cominciare dal costruire una alternativa allo sfascio, che può originarsi solo se riusciamo a mettere insieme una sinistra decente.

Con chi lo si può fare? Certamente a partire da ciò che si sta muovendo nel Paese: lavoratori che perdono il lavoro o che per cercare di conservarlo devono ridursi in schiavitù (con la complicità di sindacati di comodo: CISL, UIL e un po’ di autonomi); giovani e meno giovani precari a vita; artigiani e piccoli imprenditori onesti che non vogliono andare nei paesi del basso salario e che qui vedono ridursi ogni giorno le possibilità per le loro piccole e piccolissime imprese; ragazze e ragazzi che vogliono riconquistare una scuola e una università di qualità e uscire da quella schifezza alla quale vogliono condannarle questa banda di affaristi, cialtroni, servi che pretende di continuare a governare il Paese.

Affaristi, cialtroni, servi, ma anche davvero molto pericolosi. Le ultime uscite di La Russa e Gasparri (per citarne solo due) non devono essere sottovalutate. Il governo ha un capo che alle caratteristiche indicate sopra assomma una montagna di denaro, con la quale si possono fare tante cose, le peggiori: un provocatore che lancia una molotov non costa poi tanto, così non è neanche necessario ricorrere a qualche agente dei servizi che per l’occasione indossa abiti civili e cambia casco.

Non ricorro a fuorvianti parallelismi col passato (anche se non condivido affatto le becere polemiche che hanno accompagnato la lettera di Saviano), mi basta ricordare ancora una volta Genova, dove una strategia (se possiamo definirla così) è stata inaugurata, ben diversa dal passato, più aderente alle amplificazioni che i media oggi consentono. Dico soltanto ai ragazzi: state attenti, non venite meno ai vostri obiettivi. Salvate la scuola e l’università e cambiate il Paese. E diteci quello che possiamo fare per aiutarvi a realizzarli.

Giuliano Giuliani

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