lunedì 21 maggio 2012

MARCO DORIA È SINDACO


Meno male che ogni tanto accade qualcosa che ti permette di respirare: Marco Doria ha vinto senza problemi il ballottaggio e farà il sindaco di Genova.


Ciò detto cerco di ragionare ancora una volta sui numeri.       

ASTENSIONE Certamente raggiunge a Genova un dato molto alto: il 61%. Ciò significa che al ballottaggio hanno votato soltanto 196.894 elettori degli oltre 500 mila aventi diritto. Ovviamente non esiste alcun problema di legittimità del voto, come sembra adombrare il perdente Musso. In ogni caso al primo turno (dove votò il 55% degli aventi diritto) le liste che sostengono Doria ebbero più del 50 per cento dei voti espressi. Può essere interessante leggere attentamente questi dati sull’astensione. Al primo turno i voti validamente espressi furono 263.849, al ballottaggio sono stati 191.329, quindi 72.520 in meno. Sommando i voti raccolti al primo turno dai candidati delle 5 stelle, della lega e delle liste fantasiose si ha un totale di 63.315. E’ assai probabile che questi elettori si siano ben guardati dall’andare a votare al ballottaggio, secondo un concetto assolutamente personalistico della democrazia: se non ci sono io, non voto!

VOTI ESPRESSI Al primo turno Doria aveva totalizzato 127.477 consensi, Musso 39.589. Al ballottaggio Doria raccoglie 114.245 voti (quindi 13.232 in meno), Musso 77.084 (quindi 37.495 in più). Ma al primo turno il candidato ultraperdente del PdL aveva totalizzato 33.468 voti, ed è assai probabile che abbiano fatto confluire il loro inutile voto sul candidato più vicino alla destra. Se fosse andata così (ed è quasi certo), Musso avrebbe raccolto altri 4.027 voti (i 37.495 di aumento meno i 33.468 del candidato del predellino).
E qui l’aritmetica fa fare un sussulto: la differenza tra gli astensionisti che si sono aggiunti e i voti raccolti al primo turno dalle stelle, dai leghisti e dai fantasiosi (cioè 72.520 meno 63.315) è 9.205. Perché il sussulto? Perché se dai 13.232 voti persi da Doria tra il primo e il secondo turno sottraiamo proprio questi 9.205 voti (immaginando che siano elettori pigri del centrosinistra che in occasione del ballottaggio avevano altro da fare) il risultato fa proprio 4.027! Cioè i voti che una parte dell’elettorato di Doria regala a Musso. Viste le sofferenze che il maggior partito della coalizione di centrosinistra ha patito nelle primarie, non è difficile pensare che questo sia stato un altro regalino che la parte destrorsa del PD ha voluto offrire, dopo quello già elargito al primo turno, al candidato del terzo polo.

Chiuso con l’aritmetica, non resta che augurare sinceramente buon lavoro al nuovo sindaco di Genova.

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