Meno
male che ogni tanto accade qualcosa che ti permette di respirare: Marco Doria
ha vinto senza problemi il ballottaggio e farà il sindaco di Genova.
Ciò detto cerco di ragionare ancora una volta sui
numeri.
ASTENSIONE Certamente raggiunge a Genova un dato molto alto: il
61%. Ciò significa che al ballottaggio hanno votato soltanto 196.894 elettori
degli oltre 500 mila aventi diritto. Ovviamente non esiste alcun problema di
legittimità del voto, come sembra adombrare il perdente Musso. In ogni caso al
primo turno (dove votò il 55% degli aventi diritto) le liste che sostengono
Doria ebbero più del 50 per cento dei voti espressi. Può essere interessante
leggere attentamente questi dati sull’astensione. Al primo turno i voti validamente
espressi furono 263.849, al ballottaggio sono stati 191.329, quindi 72.520 in
meno. Sommando i voti raccolti al primo turno dai candidati delle 5 stelle,
della lega e delle liste fantasiose si ha un totale di 63.315. E’ assai
probabile che questi elettori si siano ben guardati dall’andare a votare al
ballottaggio, secondo un concetto assolutamente personalistico della
democrazia: se non ci sono io, non voto!
VOTI ESPRESSI Al primo turno Doria aveva totalizzato 127.477
consensi, Musso 39.589. Al ballottaggio Doria raccoglie 114.245 voti (quindi
13.232 in meno), Musso 77.084 (quindi 37.495 in più). Ma al primo turno il
candidato ultraperdente del PdL aveva totalizzato 33.468 voti, ed è assai
probabile che abbiano fatto confluire il loro inutile voto sul candidato più
vicino alla destra. Se fosse andata così (ed è quasi certo), Musso avrebbe
raccolto altri 4.027 voti (i 37.495 di aumento meno i 33.468 del candidato del
predellino).
E
qui l’aritmetica fa fare un sussulto: la differenza tra gli astensionisti che si
sono aggiunti e i voti raccolti al primo turno dalle stelle, dai leghisti e dai
fantasiosi (cioè 72.520 meno 63.315) è 9.205. Perché il sussulto? Perché se dai
13.232 voti persi da Doria tra il primo e il secondo turno sottraiamo proprio
questi 9.205 voti (immaginando che siano elettori pigri del centrosinistra che
in occasione del ballottaggio avevano altro da fare) il risultato fa proprio
4.027! Cioè i voti che una parte dell’elettorato di Doria regala a Musso. Viste
le sofferenze che il maggior partito della coalizione di centrosinistra ha
patito nelle primarie, non è difficile pensare che questo sia stato un altro
regalino che la parte destrorsa del PD ha voluto offrire, dopo quello già
elargito al primo turno, al candidato del terzo polo.
Chiuso
con l’aritmetica, non resta che augurare sinceramente buon lavoro al nuovo
sindaco di Genova.
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