lunedì 7 febbraio 2011

DIECI GIORNI DI CATTIVERIE

Calearo, ex pd oggi nel gruppo dei responsabili, ha detto che se B chiama, lui è pronto; corona il sogno di Veltroni: avere un suo uomo al governo! Pannella dice che dipende da quanto B è in grado di offrire: è geloso di capezzone!

Al TG3 il segretario della CISL non perde l'occasione per dimostrare ancora una volta la sua collocazione a fianco (o meglio ai piedi) di governo e padroni. Giustifica Marchionne e dice che i veri nemici sono i giornalisti che fanno fumo sull'abbandono di Torino. Quando gli chiedono perché il governo ha fatto poco e niente per la crisi, dice che anche le regioni e i comuni (che sono troppi) non hanno fatto molto. Che cialtrone! Ma gli iscritti CISL se le bevono tutte?

Presso il ministero dello sviluppo economico (che controlla anche la RAI, non per niente il ministro è tale Romani, uomo mediaset) hanno costituito un dipartimento che dovrebbe occuparsi della tutela dei bambini davanti al televisore. Poi il neonominato direttore dice che i giornalisti devono essere più cauti. Cioè non si preoccupa di trasmissioni ignobili come quelle trasmesse dalle reti del padrone (e non solo), ma mira a controllare le notizie sui festini. Lo schifo si supera ogni giorno!

Lunedì RAI3 trasmetterà il film Il trasformista, interprete Luca Barbareschi: quando il cinema diventa realtà!

Gli avvocati dello stallone dicono che sono fotomontaggi: Non ho capito: fotomontaggi o foto di montaggi?

Il mondo bancario è da tempo il postribolo capitalistico: accumula ricchezze, non produce nulla ed è causa di crisi. Ma come si permettono i cafoni di Mediobanca di usare l'Inno alla gioia di Beethoven per pubblicizzare una banca? Ritirare i depositi!

Dopo essersi occupato esclusivamente della casa di Montecarlo e delle note dello staterello di Santa Lucia, l'ignobile cosiddetto ministro degli Esteri di questo altrettanto ignobile governo ha finalmente, con flebile voce, rilasciato un insulso parere su quanto sta succedendo in Egitto e parlato della saggezza di Mubarak. Un altra vergogna di questo nostro povero Paese!




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