Dopo i Nummeri, Trilussa mi ha suggerito un altro accostamento con la poesiola L’opportunismo. Mi è venuto spontaneo pensare a personaggi del calibro di Casini e Rutelli, e comunque, a loro discolpa, devo dire che c’è ben di peggio. Credo che neanche Trilussa possa aver scritto qualcosa da accostare ai servi più noti come il craxiano Sacconi (è riuscito persino a dire che la presidente di Confindustria ha elogiato il governo e che il presidente della CEI ha benedetto B!), o il viscido, già radicale, Capezzone, o l’ex lottatore continuo direttore del TGCom (tg delle comiche), o l’ululante sgarbato. Si è salvata, nel gruppo, la cantante: invitata da B a lasciare lo studio dell’Infedele è rimasta seduta al suo posto. Penso che avrà provato ribrezzo nel correre il rischio di essere paragonata alla Santanchè.
E adesso, a voi Trilussa.
Ner mejo de la lotta
fra li Sorci e l’Uccelli,
ce fu la Lega de li Pipistrelli
che s’ariunì d’urgenza in una grotta.
– E noi che famo? – chiese er Presidente,
che pe’ paura d’esse compromesso
era rimasto sempre indipendente –
er sorcio, ne convengo, c’è parente,
ma dell’uccello se po’ di’ l’istesso. –
Un Pipistrello, che parlava in nome
der gruppo de le Nottole, rispose:
– Prima vedemo come
se mettono le cose.
La vecchia tradizione der partito
c’insegna de decide l’intervento
all’urtimo momento,
quanno tutto è finito.
Pe’ questo aspetterei
che se formi er corteo der vincitore
per imboccasse, senza fa’ rumore,
framezzo a le bandiere e a li trofei.
Io, infatti, da che vivo,
ogni tre mesi cambio distintivo
e vado appresso a tutti li cortei.
Buona rilettura
Giuliano Giuliani
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